Cosa sono gli strumenti elettrici?
Qual è la differenza tra elettrico ed elettronico?
Come funzionano?
Quali sono quelli più famosi e quelli più rari e originali?
Ai giorni nostri gli strumenti musicali elettrofoni sono sempre più diffusi.
Oggi cercheremo di rispondere a tutte le tue curiosità e domande nel nostro articolo!
Sommario
- Cosa sono gli strumenti elettrofoni?
- I tipi di strumenti musicali elettrofoni
- 1. AlphaSphere
- 2. Audiocubes
- 3. Bass pedal
- 4. Continuum Fingerboard
- 5. Croix Sonore
- 6. Denis d’or
- 7. Drum machine
- 8. Eigenharp
- 9. Guitar synth
- 10. Tastiera elettronica
- 11. Organo elettronico
- 12. EWI
- 13. Sintetizzatore a tastiera
- 14. Organo Hammond
- 15. Jammer keyboard
- 16. Pianoforte digitale
- 17. Keytar
- 18. Kraakdoos (o cracklebox)
- 19. Laser harp
- 20. Mellotron
- 21. Tastiera MIDI
- 22. Omnichord
- 23. Ondes Martenot
- 24. Otamatone
- 25. Campionatore
- 26. Skoog
- 27. Synclavier
- 28. Teleharmonium
- 29. Tenori-on
- 30. Theremin
- 31. Turntable
- Conclusioni
Cosa sono gli strumenti elettrofoni?
Tutti gli strumenti sono stati catalogati e divisi in varie categorie.
Sebbene esistano diversi metodi di classificazione strumenti musicali, quella più comune è la Hornbostel-Sachs, che suddivide in strumenti idiofoni, membranofoni, cordofoni e aerofoni.
Con l’applicazione dell’elettronica alla musica, è stata in seguito aggiunta la famiglia degli elettrofoni.
Leggendo le descrizioni delle famiglie degli strumenti musicali, notiamo che le suddivisioni sono state fatte in base a come lo strumento produce il suono.
Per esempio, in un idiofono il suono viene prodotto dalla vibrazione dello strumento stesso (triangolo, marimba, etc).
Nei membranofoni, come suggerisce il nome, entrano in gioco delle membrane (percussioni), nei cordofoni le corde e negli aerofoni la vibrazione dell’aria (flauti, sax, etc).
Gli elettrofoni includono quindi gli strumenti il cui suono è prodotto dall’elettricità.
Attenzione: una chitarra elettrica è un cordofono, in quanto la parte di elettronica amplifica il suono, che viene però prodotto dalle corde.
I tipi di strumenti musicali elettrofoni
Vediamo i tipi di strumenti elettrofoni:
1. AlphaSphere
Ha un design a forma di sfera e dei pad (48) sensibili, che suonano in modo diverso in base a tocco e pressione.
Dotato di USB, può essere collegato a diversi software.
Non importante dal punto di vista musicale è la presenza di luci a LED che reagiscono ai tocchi.
L’impostazione può essere decisa dall’utente.
2. Audiocubes
Dal nome capiamo subito la forma di questo dispositivo: è un cubo.
Può essese usato in serie e a ogni cubo è possibile assgnare un colore diverso.
Ogni pezzo percepisce la presenza degli altri cubi e reagisce ai movimenti dell’utilizzatore.
3. Bass pedal
Una tastiera a pedali posta a terra, nata inizialmente con un sintetizzatore interno, poi diventata solo midi controller.
Oggi è disponibile sia midi che con sintetizzatore.
Viene impiegata principalmente dai tastieristi, che la usano per poter produdurre suoni (solitamente di bassi), usando I piedi, mentre con le mani gestiscono la tastiera.
4. Continuum Fingerboard
È un controller e sintetizzatore, dall’aspetto simile a una tastiera con tasti piatti.
Permette di gestire il suono non solo premendo, ma anche muovendo I tasti con le dita per ottenere effetti particolari come vibrazioni.
5. Croix Sonore
Detta anche croce sonora, sembra a prima vista un pezzo di arredo.
Simile al theremin, funziona in base ai movimenti dell’utilizzatore, senza che vi sia contatto.
6. Denis d’or
Forse il primo strumento elettronico in assoluto, ha origine probabilmente intorno alla metà del ‘700.
Non ci sono molte informazioni e non ve ne sono attualmente dei modelli supersititi da vedere.
Per questo motivo esistono solo delle supposizioni, ma nulla di certo riguardo il suo aspetto o il suo funzionamento.
7. Drum machine
Utilizzatissima ai giorni nostri, la drum machine permette di creare percussioni, ritmi e pattern premendo dei pad con le dita.
Possono avere dei propri suoni interni oppure essere collegati a un sintetizzatore.
Il boom delle drum machine è avvenuto negli anni ‘80, con lo sviluppo della musica dance e a seguire quella elettronica.
8. Eigenharp
Prende il nome dal produttore: la compagnia inglese Eigenlabs.
È uno strumento con tubo (in cui repirare), matrice di tasti e controller a nastro.
Alcuni modelli hanno anche dei tasti per le percussioni e un’uscita cuffie.
9. Guitar synth
Sono dei macchinari che trasformano una chitarra o un basso in strumenti capaci di produrre un’infinità di suoni.
10. Tastiera elettronica
Non pensiamo abbia bisogno di presentazioni in quanto molto conosciuta e di largo impiego.
Presenta I classici tasti di una tastiera da pianoforte, ma non è analogica.
Il suono è prodotto in modo elettronico e l’utente può selezionare diversi suoni, da vari strumenti agli effetti speciali.
Si possono utilizzare accompagnamenti automatici, aumentarne o diminuirne la velocità.
11. Organo elettronico
Ideato inizialmente per produrre suoni simili a quelli di pipe organ, theatre organ e harmonium, sono diventati prodotti a sé stanti: il più famoso è l’Hammond.
12. EWI
Passiamo a uno strumento a fiato di tipo elettronico.
Ha subito molti cambiamenti dal momento della sua invenzione a oggi, epoca in cui si presenta più moderno che mai.
Possiede suoni interni, che possono essere gestiti tramite il fiato e molti modelli consentono di usare le ditteggiature di altri legni e ottoni.
13. Sintetizzatore a tastiera
Una tastiera e molti pulsanti e leve da azionare per modificare il suono, aggiungendo filtri, equalizzazioni e altro.
14. Organo Hammond
Il suono viene prodotto generando una corrente elettrica.
Inizialmente prodotto per le chiese e come alternativa low-cost ai costosi organi a canne, è diventato un pilastro della musica degli anni ‘60 e ‘70.
15. Jammer keyboard
Uno strumento ideato per essere semplice da imparare e suonare, che non è però mai stato commercializzato.
16. Pianoforte digitale
Alternativa più pratica ed economica rispetto a un pianoforte a coda o verticale, il pianoforte digitale è simile a una tastiera elettronica nell’aspetto, ma ha scopi molto diversi.
A differenza delle tastiere non ha molte funzioni o suoni, in quanto concepito proprio come alternativa al modello classico.
Cerca quindi di offrire suoni più realistici che mai e anche un’esperienza il più simile possibile a quella che si avrebbe su un vero “piano”.
17. Keytar
Tastiera o chitarra? Keytar!
È una tastiera che viene imbracciata come una chitarra.
Ha avuto molto successo in alcune band, dove anche il tastierista aveva così lapossibilità di spostarsi liberamente per il palco.
18. Kraakdoos (o cracklebox)
È una piccola scatola con con sei contatti di metallo in grado di creare vari e differenti suoni quando premuti dalle dita dell’utilizzatore.
Dipendendo molto dalle dita e quindi dal corpo stesso dell’utilizzatore, può creare suoni diversi in base a chi lo utilizza.
19. Laser harp
Immagina delle luci a laser.
Bene, ora immagina di toccare ogni laser con le dita, come fossero corde di un’arpa.
Effetto visivo garantito!
20. Mellotron
Popolare nel periodo a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70, non ha un proprio suono, ma può riprodurre altri strumenti.
Quali?
Voci umane e strumenti dell’orchestra sinfonica.
È stato utilizzato da nomi famosi, tra cui Beatles e Rolling Stones.
21. Tastiera MIDI
Oggi si utilizzano sempre di più I software per creare musica.
Gestirli può diventare ostico, ma con una tastiera la gestione diventa molto più semplice.
La tastiera MIDI è quindi solo un gestore, che non ha suoni propri.
Collegata a un software può però essere suonata come una normale tastiera e si sentirà l’audio dal sistema collegato al computer.
22. Omnichord
Inventato all’inizio degli anni ‘80, è oggi in grado di “sostituire” un’orchestra intera.
La mano sinistra preme i tasti, la destra un touchpad che reagisce come fosse delle corde.
23. Ondes Martenot
Ideato nel 1928 per imitare l’espressività del violoncello, è stato utilizzato in numerose composizioni classiche, ma anche da band quali I Radiohead.
24. Otamatone
È un sintetizzatore elettronico, dalla forma di una nota di un ottavo.
Si tiene con due mani: una muove la testa fino a ottenere un suono gradevole, l’altra si muove sull’asta, che è una tastiera touch.
25. Campionatore
Utilizza suoni campionati che possono essere interni o registrati da zero dall’utente, che vengono poi gestiti da tastiere midi, dal campionatore stesso, da sequencer o altri strumenti elettronici.
26. Skoog
Un cubo con delle sfere su ogni lato, tranne quello che poggia a terra.
Non ha suoni propri, ma deve essere collegato a un software.
I suoni vengono poi gestiti dall’utente manipolando lo skoog.
27. Synclavier
Usato anche da Michael Jackson nel suo famoso album Thriller, è un dispositivo molto costoso, che integra sia un campionatore che un sintetizzatore.
Ideato negli anni ‘70, ha trovato largo impiego per tutti gli anni ‘80.
28. Teleharmonium
Antenato del noto Hammond, pesava ben 200 tonnellate.
Tramite molteplici tastiere venivano controllati I segnali prodotti da induttori e ruote foniche, che producevano correnti alternate di diverse frequenze.
29. Tenori-on
Un sequencer non solo audio, ma anche visuale.
Ha una superficie quadrata, sulla quale vi sono dei tasti a led (256).
Ha un generatore di suoni interno, ma può anche essere collegato via MIDI ad altri strumenti.
Tra I più famosi artisti che lo hanno utilizzato troviamo Björk.
30. Theremin
Uno strumento musicale elettronico molto particolare: non richiede contatto con l’utilizzatore.
È ovvio quindi chiedersi: il theremin come funziona?
Presenta delle antenne, che percepiscono la presenza del musicista e I suoi movimenti, trasformandoli in suono.
|Il Theremin prende il nome dal suo inventore, che era un orologiaio!
31. Turntable
Sono i lettori di dischi.
Cosa c’entrano?
Utilizzati in particolare modo dai DJ, permettono di creare effetti e suoni particolari, tra cui il famoso scretching.
Conclusioni
Conoscevi tutti questi strumenti musicali elettrofoni?
Quale ti ha stupito di più?
Come abbiamo visto alcuni sono molto antichi, alcuni non esistono più, altri si sono evoluti e altri ancora sono recentissimi.
Abbiamo anche scoperto che non tutti I dispositivi sono stati ideati da musicisti, ma anche da persone che svolgevano altri lavori, talvolta anche per caso o per scopi diversi.
Con la tecnologia sembra non esserci fine alle invenzioni da fare anche in ambito musicale, l’unico limite è la creatività!