Le 7 migliori casse monitor attive da studio
Quando si parla di audio, è molto importante che ogni fase di produzione venga curata attentamente, in modo da arrivare alle fasi finali di missaggio e mastering con prodotti di qualità.
Se hai curato attentamente il trattamento acustico del tuo home-studio e scelto con cura tutti gli strumenti, devi assicurarti che anche l’ascolto per missaggio e mastering sia adatto.
Se stai cercando le migliori casse monitor da studio, continua la lettura!
Sommario
- Qual è la miglior cassa monitor da studio?
- 1. Casse monitor speakers PIONEER DM-40BT-W
- 2. Set coppia casse Behringer MS40
- 3. Casse monitor attive Alesis Elevate 5
- 4. Cassa studio monitor KRK ROKIT RP6 G3
- 5. Monitor cassa attiva Yamaha HS5WH
- 6. Altoparlanti attivi da acrivania Alesis Elevate 5 MKII
- 7. Speaker cassa monitor KRK ROKIT RP5 G3
- Cosa sono i monitor da studio?
- Che differenza c’è tra delle casse stereo e i monitor sa studio?
- L’importanza della qualità del suono nel tuo studio
- Guida all’acquisto per i migliori monitor da studio
- In conclusione
Qual è la miglior cassa monitor da studio?
Il compito di una cassa monitor da studio è quello di offrire un suono lineare, il più simile possibile alla realtà, in modo che l’operatore possa sentire tutto distintamente e nel dettaglio per eseguire il proprio lavoro al meglio.
Per scegliere il modello migliore, occorre tener presente anche altri fattori, come la dimensione della stanza in cui verranno utilizzate, il genere di musica su cui si intende lavorare e la qualità del suono dello studio.
Qui di seguito ti presentiamo le migliori casse monitor attive da studio:
1. Casse monitor speakers PIONEER DM-40BT-W
Cominciamo l’analisi dei prodotti che abbiamo selezionato con il modello Pioneer DM-40BT-W.
Compatibile con tutti i tipi di apparati, è un modello attivo bass reflex a 2 vie, che supporta la tecnologia Bluetooth.
Il tweeter è una cupola morbida da 3/4 di pollice, mentre il woofer è in fibra di vetro e misura 4 pollici.
All’interno della confezione si trovano il cavo di alimentazione, i cavi per collegare tra loro le due casse, il cavo convertitore audio (spinotto mini stereo da 3,5 mm a RCA).
Le dimensioni e il peso sono lievemente diversi tra la cassa desta e quella sinistra: la sinistra misura 146 x 227 x 223 mm e pesa 2,7 kg, la destra è invece 146 x 227 x210 mm per 2,2 kg di peso.
Gli ingressi presenti sono una linea RCA e una linea mini jack, mentre l’uscita è un monitor cuffie (mini jack).
La caratteristica più particolare? Il colore bianco!
2. Set coppia casse Behringer MS40
Vediamo ora le Behringer MS40, ovvero due casse da studio near-field attive con convertitore al alta risoluzione 24-Bit/92Khz D/A e amplificatore integrato 2 x 20 watt.
L’altoparlante è da 12 cm e il tweeter da 6,5 cm.
Come connessioni troviamo il jack uscita cuffie da 6,3 mm (frontale), un ingresso jack da 3,5 mm, l’ingresso RCA, l’ingresso coassiale, l’ingresso ottico e l’uscita RCA per collegare le due casse.
La risposta in frequenza va da 50 Hz a 25 kHz e il prodotto viene consigliato per i computer studio, le postazioni audio e multimediali ed il monitoraggio delle tastiere.
Le dimensioni sono di 27,9 x 17,3 x 24,5 cm (AxLxP).
Interessanti i regolatori sulla parte frontale, grazie ai quali potrai personalizzare i livelli di alti e bassi e il volume di ogni singola cassa: opzione utilissima nelle occasioni in cui non si sarà collegati a un’interfaccia audio, come nel caso di utilizzo per il monitoraggio delle tastiere.
3. Casse monitor attive Alesis Elevate 5
Le Alesis Elevate 5, sono casse attive da scrivania biamplificate.
Il woofer ha un diametro di 5 pollici (12,7 cm) che offre bassi ricchi e precisi, mentre la potenza è di 40 Watt.
Il materiale di costruzione è legno ad alta densità ed è presente la schermatura per minimizzare le interferenze.
Anche in questo caso vi è una cassa alimentata che viene collegata alla sua gemella tramite apposito cavo jack.
Le altre connessioni presenti sono le uscite L/R jack o RCA. Sempre sul retro della cassa si trovano il tasto di accensione, l’ingresso per l’alimentazione e il tasto bass boost.
Sulla parte frontale è presente la regolazione del volume e un ingresso per cuffie.
Il colore è nero, alternato a superfici lisce e lucide e ruvide e opache. L’interno del woofer e il logo Alesis sono invece di colore bianco.
4. Cassa studio monitor KRK ROKIT RP6 G3
La KRK ROKIT RP6 G3 è una cassa biamplificata con amplificatore in classe a/b da 73 watt rms (48 watt sui bassi + 25 watt sugli alti).
La tecnologia a guida d’onda brevettata offre un imaging stereo superiore.
Per quanto riguarda la risposta in frequenza troviamo un range di 38 – 35.000 hz.
Altre caratteristiche? Crossover 2,3khz , tweeter a cupola in seta ad elevata risoluzione da 1″ e woofer in tessuto composito di aramide e vetro da 6″.
Interessante l’auto standby che si attiva dopo 30 min di inutilizzo.
Troviamo inoltre ingressi sia bilanciati che sbilanciati (xlr+jack+rca), controllo del volume (-30db a +6 db) e regolazione di alti, medi e bassi.
Anche in questo caso è presente la schermatura magnetica.
La vendita avviene per elemento singolo, quindi nell’acquisto sarà inclusa una cassa.
Le dimensioni sono di 29 x 22,6 x 33,2 cm e il peso è pari a 8,4 kg.
Il design è il classico delle KRK, con cabinet nero e woofer giallo.
5. Monitor cassa attiva Yamaha HS5WH
Anche questo modello HS5WH della Yamaha viene venduto singolarmente e non in coppia.
La prima cosa che colpisce è il colore bianco, molto originale dato che la maggior parte degli altri modelli è di colore nero.
La forma è semplice, essenziale, con angoli smussati.
Questo modello è un near-field biamplificato bass reflex ed è di tipo attivo.
Il woofer misura 5”, mentre il tweeter a cupola è di 1”. La risposta in frequenza indicata è di 54Hz – 30kHz, con crossover a 2kHz.
La potenza è di 45W (LF) + 25W (HF) e le dimensioni sono di 17 x 28,5 x 22,2 cm per 5,3 kg di peso.
Sul retro troviamo l’ingresso di alimentazione, il tasto on/off, il volume, un ingresso XLR, un ingresso jack e i regolatori room control e high trim.
Il cabinet è in MDF e il prodotto risulta adatto sia per missaggio stereo che per surrounf 5.1.
6. Altoparlanti attivi da acrivania Alesis Elevate 5 MKII
Torniamo al brand Alesis, questa volta con il modello Elevate 5 MKII, un set di due altoparlanti attivi, indicati per l’utilizzo in home studio, per il video editing, per il gaming e anche per dispositivi portatili.
La potenza di uscita è di 40 W per canale , quindi avremo una potenza di 80 W totali.
Il cabinet è in legno a densità alta che sopprime le risonanze indesiderate e la guida d’onda del tweeter ellittico ottimizza la diffusione sonora e l’imaging stereo.
Il tweeter è a cupola, in seta, misura 1 pollice e offre suoni alti ben chiari, mentre il woofer è da 5 pollici.
Questi altoparlanti da studio sono consigliati per missaggio, mastering e contenuti multimedia.
Il suono risulta estremamente definito, caldo e corposo.
Sul retro troviamo gli ingressi jack e RCA, il tasto bass boost, il tasto on/off, l’ingresso per l’alimentazione e l’ingresso jack per la connessione delle due casse.
7. Speaker cassa monitor KRK ROKIT RP5 G3
E ritroviamo il marchio KRK, con la ROKIT RP5 G3, una cassa bi-amplificata con amplificatore in classe a/b da 50 watt rms (30 watt sui bassi + 20 watt sugli alti).
La tecnologia a guida d’onda brevettata. È ottimizzata per offrire un imaging stereo superiore.
La risposta in frequenza è di 45 – 35.000hz, il crossover a 2,6khz e il tweeter è da 1″ con forma a cupola e realizzato in seta ad elevata risoluzione, mentre il woofer è da 5″ e costruito in tessuto composito di aramide e vetro.
La spl massima è di 106db e il dispositivo entra automaticamente in standby dopo 30 min di inutilizzo.
Sul retro troviamo l’ingresso bilanciato e sbilanciato (xlr+jack+rca) e i controlli del volume, delle alte e delle basse.
La presenza della schermatura magnetica offre inoltre protezione dalle interferenze.
Le dimensioni sono di 24,6 x 18,8 x 28,4 cm per un peso di 5,9kg e il colore principale è il nero, rallegrato dall’iconico woofer giallo.
Cosa sono i monitor da studio?
I diffusori acustici per chi opera negli studi di registrazione, radiofonici o televisivi e per chi produce, registra, mixa o masterizza musica, devono avere delle caratteristiche particolari.
I monitor da studio, detti anche casse da studio, sono studiati appositamente per offrire a queste categorie il miglior ascolto possibile e un’ alta risoluzione per poter lavorare con l’audio.
Le caratteristiche principali di questi diffusori sono:
- risposta in frequenza lineare
- localizzazione stereofonica precisa
- ampio intervallo di frequenza riproducibile
- realistica risposta ai transienti
Che differenza c’è tra delle casse stereo e i monitor sa studio?
Se l’ascolto dei professionisti dell’audio non richiedesse alcuna particolarità, troveremmo delle semplici casse come quelle che tutti abbiamo in casa per ascoltare lo stereo, o nei locali per diffondere l’audio.
Se per ascoltare musica nel tempo libero ti puoi accontentare dell’autoradio o delle cuffie del tuo smartphone, il discorso è diverso per chi quella musica l’ha prodotta, missata e masterizzata.
Vediamo le differenze tra delle casse “comuni” e quelle utilizzati dai professionisti dell’audio.
Differenze tecniche
Gli altoparlanti stereo hi-fi sono generalmente di tipo passivo e necessitano quindi di un amplificatore per “poter suonare”.
I monitor da studio sono invece quasi sempre attivi e quindi hanno un amplificatore integrato.
La differenza a prima vista? Semplice: i modelli attivi hanno un ingresso per l’alimentatore di corrente, i passivi hanno solo dei cavi audio che andranno collegati all’amplificatore.
Gli altoparlanti attivi hanno dei vantaggi, ovvero sono composti (solitamente) da più amplificatori: il woofer, il tweeter e gli altoparlanti midrage, hanno ognuno il proprio amplificatore interno e questo offre una risposta dinamica più precisa.
Nei modelli passivi succede invece che un woofer, che richiede molta potenza nella riproduzione dei suoni “bassi” (basso, grancasa), può toglierla agli altri diffusori.
Usare dei monitor con amplificatori dedicati per ciascun diffusore, consente inoltre di poter costruire un crossover di maggiore qualità, per un suono più chiaro e dettagliato.
Differenti prodotti per differenti esigenze
I diffusori tradizionali tendono a modificare il suono originale: molti altoparlanti hi-fi ad esempio amplificano le basse e le alte, per rendere la musica nitida e potente.
Ogni dispositivo che utilizzi (autoradio, smartphone, casse per pc, stereo…) offre un suono differente.
I professionisti della musica lavorano invece con apparecchiature che possano offrire un suono il più simile possibile alla realtà, che all’ascolto può anche risultare “peggiore”.
Lavorare in questo modo permette di cogliere ogni piccola sfumatura e di poter quindi individuare le zone su cui operare.
Una volta che il prodotto audio risulta perfetto con questo ascolto, negli altoparlanti comuni (di qualità perlomeno discreta) suonerà ancora meglio, in quanto appunto i dispositivi “per la gente comune” puntano a colorare il suono per renderlo più piacevole.
Casse passive Vs. attive
Abbiamo già visto come vengano in genere preferite delle casse amplificate e il perché.
Occorre però precisare che alcuni studi professionali scelgono di usare dei modelli passivi: in questo modo possono acquistare e utilizzare diversi amplificatori da utilizzare in base alle diverse esigenze che si possono creare.
Quando possibile, è sempre meglio avere a disposizione diversi set di altoparlanti per verificare che il proprio lavoro risulti perfetto da ogni diverso ascolto.
Tra i vari ascolti troviamo spesso anche quello detto “ignorante”,che avviene tramite amplificatori comuni e che riflettono ciò che l’ascoltatore medio ascolterà.
Near-Field Vs. Far-Field
Cosa vuol dire? I near-field sono compatti e studiati per essere ascoltati a distanza ravvicinata.
Questo permette un ascolto diretto, che riduce i problemi legati a un ambiente con un’acustica non proprio eccellente.
I far-field vanno invece posizionati più lontano dall’ascoltatore, possono gestire volumi maggiori e permettono di sentire anche i “rimbalzi” del suono nella stanza.
In vendita troviamo anche dei subwoofer da studio, che possono essere integrati a dei monitor mid-field: i subwoofer potranno regalare bassi intensi e nitidi e sono una buona opzione per chi possiede già un sistema di monitoraggio e ha bisogno di migliorare la resa delle basse.
L’importanza della qualità del suono nel tuo studio
Un bravo musicista, speaker o cantante, può essere in grado di esibirsi in performance perfette anche in condizioni di ascolto non propriamente ideali.
Se la qualità dell’attrezzatura musicale utilizzata per registrare non è buona, un’ottima performance può venire rovinata e una bassa qualità del suono in uno studio può vanificare doti artistiche eccellenti e investimenti in microfoni, interfacce audio e altre periferiche di alto livello.
L’importanza della qualità del suono non deve essere ricercata solo per registrare in condizioni ottimali, ma anche per missare e masterizzare.
Oggi produrre materiale audio di qualità costa molto meno e la tecnologia offre possibilità e qualità che anni fa anche i più grandi studi non potevano nemmeno sognare.
Questo significa che la qualità è in generale di alto livello e anche gli ascoltatori si sono abituati a un certo standard.
Un lavoro poco preciso oggi sfigurerebbe al primo ascolto se messo in confronto con la qualità media!
Cerca quindi di curare al meglio la qualità del suono del tuo home studio.
Alcuni monito offrono anche la possibilità di taratura: sul retro si trovano degli speciali tasti per (ad esempio) tagliare le basse.
Guida all’acquisto per i migliori monitor da studio
Vediamo ora alcuni dei principali fattori da considerare prima di procedere con l’acquisto.
Prezzo
Eh già, il prezzo può essere un problema per alcuni di noi. Probabilmente hai già speso una fortuna tra computer, microfono, controller midi… Ma non preoccuparti!
Ci sono ottimi prodotti che non ti obbligheranno a ipotecare la casa!
Dimensione
La dimensione degli altoparlanti dipende dalla grandezza della stanza in cui verranno posizionati.
Se lo spazio lo consente, potrai optare per modelli più grandi.
Gamma di frequenza
Fondamentale è scegliere un prodotto che possa gestire il range di frequenza dei file audio su cui dovrai andare a lavorare.
Questa gamma viene misurata in hertz (la frequenza più bassa) e kilohertz (quella più alta).
Potenza
Il numero di watt è importante: stanze più grandi richiederanno più potenza, mente un piccolo home-studio potrà accontentarsi di pochi watt.
Woofers
Se lavorerai con la musica, puoi valutare anche i genere che produrrai e in base a quello scegliere: per la musica leggera vanno benissimo dei near-field con woofer da 4.5-6 pollici, mentre per il rock e l’hip-hop è meglio optare per qualcosa che possa gestire meglio i bassi.
Alcuni modelli sono quindi più indicati per certi particolari generi: troverai prodotti ideali per musica elettronica, altri per rock…
Connessioni
Prima di scegliere il prodotto occorre controllare che le casse offrano delle connessioni compatibili con la tua strumentazione.
Solitamente i monitor sono disponibili con ingressi jack e rca, nonché TRS, XLR e mini jack.
Alcuni hanno ingressi sbilanciati, altri ingressi bilanciati e altri ancora li offrono entrambi.
Single-Amp, Bi-Amp O Tri-Amp
Le casse ad amplificatore singolo dividono automaticamente la potenza di uscita di un amplificatore: in questo modo le frequenze giuste vengono inviate a ciascun monitor.
Nei bi-amp, troviamo due amplificatori: uno alimenta le ate frequenze, l’altro le basse.
Un tri-amp presenta invece la divisione del segnale su tre diversi amplificatori: uno gestisce le alte, uno le basse e uno le medie.
Cabinet
Il design dei cabinet ha effetto sulla qualità del suono: i migliori modelli che non modificano l’audio sono in metallo o in plastica densa, o comunque materiali rigidi e robusti.
Accessori
Nel tuo budget dovresti considerare anche l’acquisto di stand per monitor da studio, indispensabili se il tuo banco non offre degli appositi ripiani.
Questi supporti sono molto pratici e sono anche regolabili in altezza.
Esiste anche l’opzione del supporto da muro, utile per chi ha poco spazio.
Ricorda però che in ogni caso dovrai lasciare dello spazio libero dietro ai dispositivi!
Potresti anche trovare utile l’acquisto di un apposito controller che ti permetterà di gestire il volume e altre funzioni (come collegare più coppie di monitor diverse) in modo pratico e comodo.
In conclusione
Esistono molti prodotti di diversa marca sul mercato: c’è il più economico e il più costoso e in mezzo mille modelli differenti.
Cosa si consiglia per effettuare la scelta giusta?
Innanzitutto di crearsi una propria opinione personale, cercando con calma a casa le caratteristiche e le specifiche di diversi modelli che si trovano in vendita online.
Senza fretta, selezionare i prodotti più adatti per connessioni, dimensioni, gamma di frequenza etc. per poi avere già una buona scrematura.
Dato che alcuni modelli vengono venduti in coppia e altri come singoli pezzi, leggi attentamente le descrizioni per non rischiare di ordinare un prodotto con la convinzione che la proposta offra due articoli.
Ricorda di spendere qualche euro in più, ma di non rinunciare a un prodotto con schermatura magnetica: impedirà fastidiose interferenze con altri dispositivi!
Esattamente come avviene nella scelta delle cuffie per mastering o per missaggio, concorrono anche dei fattori di preferenza personali.
Se possibile è meglio provare il prodotto, o per lo meno guardare le numerose video-recensioni che si trovano on line per farsi un’idea.
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