15 Tipi di flauti
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Non solo il flauto dolce che tutti abbiamo conosciuto a scuola: il mondo dei flauti è molto variegato e ne esistono tantissimi modelli diversi! Oltre alle versioni impiegate nelle orchestre, questi aerofoni sono diffusi in tutto il mondo con le loro varianti nazionali e locali.
Scopri con noi tutti i tipi di flauto!
Sommario
Quanti tipi di flauti ci sono?
Forse l’esperienza scolastica, con una ventina di flauti dolci stonati e suonati insieme in improbabili concertini di fine anno, ha “rovinato” nella tua mente l’idea di questo strumento musicale. In realtà il flauto ha un suono melodioso, se suonato correttamente, e ogni sua versione è decisamente affascinante.
Gli strumenti aerofoni simili sono in genere provvisti di un’ancia (quella che per esempio vibra nel clarinetto), ma i flauti sono diversi: non ce l’hanno. Il suono viene prodotto soffiando nell’apertura: il flusso d’aria oscilla e crea il suono nella colonna d’aria.
L’intonazione può essere modificata utilizzando le dita per aprire e chiudere i fori. Sono strumenti musicali molto antichi: ne abbiamo di risalenti anche a 43.000 anni fa!
Dei semplici modelli a sei fori in legno venivano impiegati nel Medioevo e nel Rinascimento nella musica popolare e militare. Intonazione problematica e diteggiature complicate non li rendevano molto fruibili per le opere musicali.
Per risolvere “il problema”, fino al XIX secolo ne sono state create diverse varianti modificando diametro, dimensioni dei fori, design, ecc…
Nel 1800, l’orafo e musicista Theobald Boehm, ne ha rivoluzionato il design, creando un sistema che permettesse la chiusura simultanea di più tasti e sperimentando diversi materiali per ottenere un ottimo suono. I flauti di oggi sono basati proprio sul modello Boehm.
Vediamo ora i vari tipi di flauto.
Tipologie di flauti
1. Standard (Dolce)
È quello che conosciamo tutti, che viene spesso impiegato nelle scuole.
È disponibile in diverse versioni per tutti i livelli, risultando un ottimo strumento per l’apprendimento ma anche uno strumento solista impiegato nelle orchestre.
2. Ottavino (Piccolo)
L’ottavino è molto più corto rispetto al modello standard. Nella famiglia dei flauti, l’ottavino è il più piccolo e il più acuto (in tonalità di Do).
È spesso presente nella musica delle orchestre e può essere realizzato con diversi materiali. Il timbro è chiaro, piacevole e brillante nel registro centrale, mentre risulta penetrante e stridulo nel registro superiore.
3. Flauto in plastica
Una versione low cost (solitamente dello standard) pensata proprio per i bambini e i principianti. Presenta un bocchino studiato appositamente per rendere facile l’utilizzo anche agli entry level.
È adattabile e può seguire l’entry level man mano che migliora. Risulta resistente, leggero, facile da pulire e disponibile in molti colori anche vivaci.
4. Contralto
Abbiamo visto come nel tempo siano state create tante varianti alla ricerca del modello perfetto. Nel Rinascimento, durante questi “esperimenti”, sono stati ideati anche modelli di diverse tonalità.
Lo sviluppo del contralto risultava complesso: per allungarlo e raggiungere tonalità più gravi si creava troppa distanza tra i fori, rendendo il suo utilizzo molto difficile.
Con il lavoro del già citato Theobald Boehm, grazie all’impiego di un meccanismo ad asta, si è risolto questo problema.
Boehm sapeva che allungare lo strumento non era sufficiente: andava riprodotto in proporzione al modello in Do. In questo modo il suono raggiungeva livelli qualitativi nettamente migliori.
Il contralto suona in sol, una quarta sotto il modello in do. È uno strumento di trasposizione.
Cosa significa?
Che la musica è scritta in Do sugli spartiti e lo strumento suona una quarta sotto. L’imboccatura dele essere più rilassata e il flusso d’aria più delicato.
Non è adatto alla diteggiatura veloce, ma compensa la velocità con un timbro morbido e potente, adatto a creare effetti particolarmente misteriosi.
5. Basso
Tra i flauti è il meno conosciuto e il meno utilizzato. Suona un’ottava completa più bassa rispetto al modello in Do e il suo suono è pieno e rotondo.
È molto grande e i produttori hanno impiegato tante metodologie diverse per trovare un buon equilibrio tra dimensioni e peso. I modelli moderni solitamente hanno un’articolazione della testa fatta a U che riduce la distanza tra imboccatura e fori.
Alcuni modelli di tipo basso sono stati realizzati con due curve e fori estesi verticalmente. Queste caratteristiche lo fanno assomigliare a un sax, tanto che molti utenti non esperti possono scambiarlo a prima vista per un tipo di sassofono.
Sono state realizzate tante alternative di flauto basso nel corso dei secoli tuttavia, ancor oggi, è uno strumento complicato ed è anche per questo che nelle opere non si trovano spesso parti per flauto basso molto lunghe. Solitamente viene impiegato negli ensemble.
6. Da concerto
È il più comune ed è così chiamato proprio perché quello che troviamo generalmente nelle orchestre. È in tonalità di Do, misura 67 cm e si sviluppa su tre ottave.
Solitamente viene realizzato in oro, legno, platino e argento, il materiale più comune. Questa tipologia è composta da tre parti che possono essere smontate e rimontate: piede, corpo e testa.
Ha una varia gamma di sfumature nel suo timbro e può quindi adattarsi a diversi effetti.
7. Contralto
È nella tonalità di G, un’ottava più bassa del flauto contralto. Per saperne di più sui flauti contralto, clicca qui.
8. Contrabbasso
Il contrabbasso è in tonalità di Do ma ha un’altezza di ben due ottave più bassa rispetto al flauto da concerto. Questo modello è molto lungo (addirittura quasi 3 metri) e viene chiamato anche “gigante buono”.
È necessaria una grande forza di fiato e sono pochi i musicisti che optano per questa tipologia. Anche i produttori sono pochi.
9. Subcontrabasso
Se il contabbasso è grande, il subcontrabbasso è decisamente enorme! La sua altezza musicale è di due ottave sotto il contralto.
Altre tipologie di flauti
10. Indiano
Molto importante nella musica classica indiana, è stato sviluppato indipendentemente dal modello occidentale. Questi strumenti risultano più semplici rispetto alle versioni occidentali: sono fatti di bambù e senza chiave.
Ad oggi esistono 2 versioni principali di flauti indiani:
- il Bansuri
Presenta sei fori per le dita e un foro per l’imboccatura; è impiegato principalmente nella parte settentrionale del paese.
- Il Venu (o Pullanguzhal)
Ha otto fori per le dita ed è invece impiegato prevalentemente nell’India meridionale. La qualità del suono dipende anche dal tipo di bambù impiegato nella costruzione.
Il bambù migliore pare essere quello che cresce nell’India meridionale, più precisamente nell’area di Nagercoil.
11. Cinese
In Cina esistono molte varietà di flauti, chiamati dizi. Hanno diverse dimensioni, numero di fori, intonazioni e strutture. Il materiale più impiegato è il bambù ma troviamo anche legno, giada, osso e ferro.
La caratteristica principale che li distingue è l’uso di una membrana di risonanza montata su uno dei fori che vibra con la colonna d’aria all’interno del tubo. Si tratta di una carta velina sottile che dà allo strumento un suono molto brillante.
I modelli comunemente impiegati nelle orchestre cinesi moderne sono bangdi, qudi, xindi e dadi. La versione che si suona verticalmente è detta xiao e in Cina appartiene a una diversa categoria di strumenti a fiato.
12. Coreano
Come abbiamo visto in ogni Paese esistono diversi tipi di flauto.
Il daegeum è il modello che troviamo in Corea, dove viene impiegato nella musica tradizionale. È un traverso realizzato in bambù.
Il timbro è unico e molto particolare: grazie a una particolare membrana emette un suono ronzante molto caratteristico.
13. Giapponese
E in Giappone?
Anche qui troviamo tantissimi modelli differenti. Lo strumento qui si chiama “fue”, ma ogni variante ha un proprio nome.
14. Sodina
Tipico del Madagascar, risulta essere uno degli strumenti più antichi dell’isola. Assomiglia molto ai modelli indonesiani, chiamati invece suling.
15. Sring
Lo Sring presenta una scala diatonica e ha un totale di otto fori, di cui uno per il pollice. È piuttosto piccolo di dimensione e produce un caratteristico suono nasale.
Lo Sring si trova in Armenia e i materiali utilizzati per costruirlo possono essere canna o legno.
Tutta la famiglia dei flauti
Conclusioni
Ti aspettavi così tante tipologie di flauti?
Di solito si pensa solo al flauto traverso o al dolce, invece abbiamo visto una grande differenza di strumenti aerofoni, anche a livello locale. Come abbiamo visto le note del flauto possono essere diverse, oppure uguali in ottave superiori I inferiori.
Ci sono modelli “dritti” e altri in cui si soffia trasversalmente… insomma, è un grande universo molto variegato!
Domande Frequenti
🎶 Qual è il tipo più comune di flauto?
È sicuramente il flauto da concerto occidentale, detto anche flauto in Do. Esistono migliaia di opere per flauto e i musicisti che lo suonano sono detti flautisti.
🎶 Qual è il flauto più semplice da suonare?
Per i principianti è consigliabile iniziare con modelli a foro chiuso, detti in stile tedesco. Questi fori chiusi, detti anche fori plateau, agevolano notevolmente il musicista e suonare il flauto risulta più semplice. Le note sul flauto sono molto semplici da gestire.
🎶 Come si chiama il flauto celtico?
Comunemente sono noti con il nome di flauti irlandesi. Sono a sistema semplice, ovvero di forma conica. I modelli di questa forma erano in uso prima dell’arrivo dei modelli cilindrici introdotti da Theobald Boehm.
🎶 Qual è il flauto più grande?
È l’iperbasso: ha un tubo che supera i 15 metri di lunghezza e la sua tonalità è quella più bassa.
Note:
- La famiglia dei flauti dolci — Moeck
- Vibra nel clarinetto — Facile Soluzioni
- Le note musicali sul flauto dolce — Maestro Alessandro Di Millo
- Tin whistle – Wikipedia