I 6 Migliori Banjo sul Mercato

Ti piacerebbe imparare a suonare il banjo?

Magari suoni già la chitarra e vorresti suonare anche un altro strumento a corda?

Oppure questo sarebbe il tuo primo strumento musicale?

Qualunque sia il tuo caso, la prima cosa da fare è sicuramente comprare un banjo!

Sì, ma quale?

Sul mercato ci sono tantissimi prodotti con varie fasce di prezzo.

Conoscere le caratteristiche principali di questo meraviglioso strumento ti aiuterà a individuare il modello perfetto!

Leggi la nostra guida e troverai il miglior banjo da acquistare in base alle tue esigenze!

I Migliori Banjo

Qual è il miglior banjo?

Se il banjo tradizionale ha cinque corde, oggi esistono numerose varianti, come il banjo chitarra a 6 corde o il banjo elettrico!

Durante la ricerca ti imbatterai anche in modelli a cassa chiusa o aperta, costruiti con materiali diversi e modelli più o meno adatti a un particolare genere musicale.

Conoscere le caratteristiche del bengio strumento ti permetterà di scegliere con consapevolezza e di individuare un prodotto con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Qui di seguito ti presentiamo le migliori banjo:

1. Banjo 5 Corde Ibanez B200

Dal noto brand Ibanez scopriamo il modello B200, un modello a cinque corde.

Offre un suono ricco e corposo e un design ricercato, ispirato al grande classico costruito dal marchio per Earl Scruggs.

Le dimensioni dello strumento sono pari a 59,7×27,9×102,9 cm, mentre il peso è pari a poco meno di 6 kg.

Per quanto riguarda i materiali abbiamo il bordo anello in tiglio, la cassa chiusa in mogano, il manico in mogano, la tastiera in palissandro, il blocco di intarsi in madreperla, il ponte in acero e palissandro.

2. Banjo A Cinque Corde Bluegrass Rocket BJW01

Vediamo ora un modello bluegrass dal marchio Stagg.

La fattura è di qualità e molto resistente.

L’estetica è gradevole e la cassa di risonanza è chiusa e in mogano.

La pelle utilizzata è una pelle REMO e la cordiera è nichelata, mentre la tastiera da 22 tasti è in palissandro e il ponte in acero e ebano.

Il suono è piacevole e la finitura cattura sicuramente l’occhio.

L’accordatura è quella classica per i modelli a 5 corde: sol-re-sol-si-re e il prodotto risulta un’ottima scelta per coloro che si avvicinano per la prima volta allo strumento.

3. Banjo 6 Corde Martin Smith BJ.003

Martin Smith offre in dotazione uno degli accessori immancabili per qualunque strumento, ovvero una custodia per un’adeguata protezione e un pratico trasporto.

Essendo un modello a 6 corde risulta un’ottima scelta che chi suona la chitarra, che potrà così partire avvantaggiato con gli accordi.

Basterà infatti accordarlo come una chitarra per poterlo suonare subito con le stesse posizioni.

Il corpo in mogano, la tastiera in palissandro, la pelle REMO e il ponte in acero, mostrano la qualità nella scelta dei materiali di costruzione.

Il modello è di tipo closed back.

4. Banjo 5 Corde Vangoa Per Principianti

Se non possiedi altri strumenti a corda, questo modello potrebbe essere una buona scelta, in quanto offre un set completo di tutti gli accessori.

In dotazione troviamo infatti: custodia, accordatore, pick up, tracolla, plettri e archetti.

Questo modello è a cassa chiusa, a 5 corde e l’altezza delle corde può essere regolata a piacere.

Come materiali impiegati troviamo la pelle REMO, mentre collo, schiena e lati sono in mogano.

Il mogano offre una buona resistenza e anche un piacevole effetto estetico dato dalle venature.

5. Banjo 4 Corde Kmise Con Accessori

Anche Kimse ha pensato a un modello “all-inclusive”, offrendo un set di accessori completo: custodia, pick-up, accordatore, plettri, righello, chiave, ponte e tracolla.

Questo modello presenta sei corde e la cassa può essere chiusa o aperta: basta infatti rimuovere la chiusura della schiena per ottenere un suono diverso.

Le corde in dotazione sono di qualità e viene garantito il mantenimento dell’accordatura.

Un particolare che lo rende particolarmente adatto ai principianti, è l’azione a 3 mm al dodicesimo tasto, che può così essere premuto senza troppo sforzo.

6. Banjo A Quattro Corde Per Principianti Vangoa

Chiudiamo con il modello a 4 corde da 23 pollici di Vangoa, ideale per principianti e comprensivo di tutti gli accessori.

In dotazione vengono infatti forniti: tracolla, custodia, plettri, chiave, accordatore, pick up e corde di scorta in nylon.

Grazie al sistema pickup può essere collegato ad un amplificatore.

La testa della pelle è regolabile grazie alla chiave in dotazione e anche in questo caso la schiena può essere sia chiusa che aperta: ottima opzione per chi vuole sperimentare entrambe le opzioni.

Terminologia

banjo

Prima entrare in un negozio fisico o di vendita online, è bene che tu conosca la terminologia riguardante questo strumento a corde.

Secondo la nostra opinione, questo ti aiuterà a comprendere meglio tutte le caratteristiche del prodotto.

  • Resonator: o risonatore, è la parte che chiude la cassa. In questo caso parleremo di closed back (schiena chiusa). Una cassa chiusa o aperta produce un suono molto diverso.
  • Flangia: è un pezzo di metallo a fori che circonda il bordo esterno del banjo. Di solito è presente sui modelli più costosi e non è quindi presente (in genere) nei modelli a basso prezzo. La sua funzione è quella di di collegare lo strumento al resonator, oltre a quella di avere un impatto positivo sul suono.
  • Testa: è la parte su cui è appoggiato il ponte ed è solitamente fatta di mylar, un materiale sintetico che offre un timbro brillante. Può essere usata anche pelle, tra le più diffuse abbiamo quelle di vitello e di capra.
  • Corona circolare (rim): è l’anello circolare al quale è innestato il manico.
  • Anello di risonanza: è la parte incastonata sulla corona circolare. Solitamente in metallo o ottone, è uno dei fattori che concorrono al suono dello strumento.
  • Open back: in italiano talvolta detto “a schiena aperta”, indica che lo strumento è sprovvisto di resonator.
  • Pot: indica l’insieme di testa, corona circolare, anello di risonanza e flangia assemblati insieme.

Come hai visto conoscere almeno la terminologia base può esserti davvero utile: molto spesso i termini vengono utilizzati in inglese e farsi trovare preparati di fronte al commesso o alla tabella descrittiva del prodotto può solo essere un vantaggio.

Tipi Di Banjo E Stili

miglior-banjo

In base al genere musicale scelto, esistono due tipi di strumento leggermente diversi: il Clawhammer e il Resonator, ma dedicheremo anche qualche riga ai modelli più innovativi e particolari presenti in commercio.

  • Clawhammer

La corda viene percossa verso il basso utilizzando la parte posteriore dell’unghia di indice o medio. Chi usa questo stile solitamente suona senza flangia o resonator.

Il suono è più morbido e corposo rispetto allo stile Scruggs.

E’ ovviamente possibile usare un closed back e suonarlo in stile clawhammer, ma il suono sarà diverso.

  • Resonator

In questo caso abbiamo una closed back e i modelli “chiusi” sono principalmente utilizzati per il bluegrass. Il tipico “tweng” che si sente nel genere è il suono tipico di questo modello.

  • Novità E Stranezze

Esistono strumenti musicali ibridi inimmaginabili, che mixano il banjo a ukulele, mandolino e persino basso!

In questo modo puoi accordare il banjo esattamente come faresti per accordare mandolino, e suonarlo proprio come fai con il mandolino!

Basta avere degli strumenti a corde elenco e nomi e troverai probabilmente la versione “banjo” del tuo strumento preferito.

Abbiamo anche modelli che si suonano col plettro.

Abbiamo anche visto un banjo 8 corde, anche se non molto comune, che prende spunto da ciò che viene fatto in una chitarra 12 corde.

Tra i vari ibridi troviamo il banjo ukulele, detto anche banjolele.

  • Accordatura

Esistono diversi tipi di accordatura per questo strumento, in base allo stile che si vuole adottare e al genere musicale che si desidera suonare.

  • Accordatura Scruggs

Utilizzata per gli accompagnamenti nella musica bluegrass, l’accordatura standard per questo stile è in Sol.

Troviamo quindi la scrittura sol-RE-SOL-SI-RE, in inglese gDGBD, dove le note scritte in minuscolo sono riferite alla quinta corda, ovvero quella più corta posta in alto.

Per esigenze varie, solitamente è sufficiente utilizzare il capotasto e suonare in una diversa tonalità.

Il problema potrebbe presentarsi in caso di chiavi minori, che potrebbero richiedere diverse accordature.

Questo problema tuttavia non è di certo per i principianti, che all’inizio opteranno per brani semplici.

  •  Accordatura Clawhammer

Qui la questione si fa un po’ più complessa.

Troviamo infatti numerosissimi tipi di accordatura, ma in questa guida nomineremo solo i tre più comuni.

  • Double C (gCGCD) sol-DO-SOL-DO-RE, ottima per i brani per violino.
  • G Modal (gDGCD) sol-RE-SOL-DO-RE, usata per vecchi brani come Little Sadie. Utilizzata in modo corretto può dare un effetto inquietante e particolare.
  • Open G (gDGBD) sol-RE-SOL-SI-RE, la stessa dello stile Struggs, perfetta per i principianti che troveranno numerosi brani da suonare con questa accordatura.

Accordatura Vecchio Stile

Ai vecchi tempi, lo strumento veniva accordato per adattarsi al registro vocale dei cantanti, quindi troviamo davvero un’infinità di accordature.

Vediamo anche in questo caso solo le tre accordature più comuni.

  • Double C (gCGCD) sol-DO-SOL-DO-RE, già vista in precedenza.
  • G Modal (gDGCD) sol-RE-SOL-DO-RE, già vista in precedenza.
  • Tuning (f#DGAD) sfa#-RE-SOL-LA-RE, dal sound inquietante e abbastanza comune.

Quale tipo di banjo è giusto per me? E quanto dovrei spendere?

Se suoni già uno strumento a corde, forse potrebbe essere più semplice per te scegliere un ibrido che ti consenta di suonare subito utilizzando le posizioni degli accordi che già conosci.

Se vuoi invece suonare un “vero banjo”, ovvero uno a 5 corde, la scelta ricade su clawhammer o resonator.

Online puoi trovare facilmente dei video per sentire le differenze e scegliere quello che ti ispira di più.

Sei proprio indeciso? Allora vai per il resonator!

Un resonator può essere suonato in stile clawhammer con buoni risultati, mentre il contrario non è consigliabile.

Perché?

Se suonerai in compagnia il tuo volume sarà troppo basso, inoltre il suono non sarebbe proprio dei migliori.

Parlando di prezzi la questione è più complessa, ma se sei un beginner ti sconsigliamo di investire cifre esorbitanti.

Non è difficile trovare prodotti discreti a buon mercato, che garantiscano il mantenimento dell’accordatura e un suono buono.

Una volta fatti progressi potrai allora cercare uno strumento più costoso e di maggior pregio.

I modelli clawhammer sono in line di massima più economici in quanto non hanno flangia e risonatore.

Siamo affiliati ad Amazon, quindi vedrete pubblicità all’interno delle nostre raccomandazioni di questo post e potremmo ricevere un reddito dagli acquisti idonei 🙂 💛

FAQ

🪕1. Quanto è lungo un banjo?

Un modello a plettro  ha solitamente 22 tasti e una scala di lunghezza tra i 26 e i 28 pollici.

🪕 2. Che differenza c’è tra open back e closed back?

I modelli closed back hanno il retro appunto chiuso. Quelli aperti non hanno nulla che ricopre la camera di risonanza.

🪕 3. Il banjo è più facile da suonare rispetto alla chitarra?

Suonare la chitarra richiede maggiore dimestichezza con le dita, inoltre, abbiamo più corde.

In teoria dovrebbe risultare quindi più difficile imparare la chitarra, in quanto gli accordi banjo sono più semplici, ma ognuno è un caso a sé.

🪕 4. Dovrei prendere un banjo a quattro corde o a cinque corde?

La differenza principale è che il modello tenore ha una lunghezza di scala inferiore.

🪕 5. Il banjo a 4 corde è difficile da imparare a suonare?

No! E’ facile e soprattutto divertente!

Il 4 corde è disponibile in 2 tipi: plettro (collo lungo) e tenore (collo corto).

Il loro impiego principale è nella musica jazz tradizionale e irlandese.

🪕 6. Servono i finger picks per suonare il banjo?

Non necessariamente: vediamo un sacco di musicisti suonare senza plettri o finger picks, quindi la scelta sta a te e alle tue preferenze.

🪕 7. Di che dimesioni dovrei acquistare plettri e finger pick?

Difficile rispondere a questa domanda!

Dipende dalle tue dita e dalle taglie messe a disposizione dai produttori.

Per i finger pick puoi trovare anche dei modelli in metallo, la cui larghezza è adattabile.

Curiosità

C’è chi associa il banjo solo alla musica country, al bluegrass o al jazz, o alla musica folk.

Non dimentichiamo che anche delle band rock hanno utilizzato questo strumento nelle loro composizioni! Chi?

Ad esempio i Led Zeppelin e gli Eagles!

Un’altra curiosità riguarda le origini di questo strumento, che è nato in Africa ed è stato portato in America durante il periodo dello schiavismo.

La terza e ultima curiosità riguarda Scruggs. Abbiamo letto questo nome più volte nell’articolo, parlando di stile.

Earl Scruggs è stato un noto musicista, che ha reso popolare lo stile picking a tre dita.

Conclusioni

Al giorno d’oggi abbiamo molto di cui lamentarci, ma non di certo della poca scelta!

Hai visto quanti modelli diversi possono esistere per un solo strumento a corde, quindi si consiglia sempre di farsi un’idea prima di correre ad acquistare il primo prodotto che capita, quello più economico, quello di una marca famosa, o quello esteticamente più bello.

La prima e più importante domanda da farsi è se scegliere un modello a schiena chiusa o aperta, e questa scelta dipende molto dal genere che si desidera suonare e dal suono che si vuole ottenere.

Una volta riordinate le idee allora si possono iniziare a valutare le varie proposte del mercato e trovare la migliore opzione in base al proprio budget.

In caso di indecisione, meglio prendere un modello closed back, oppure anche uno dei recenti modelli che permettono di aprire e chiudere la schiena, utile per chi vuole provare diversi stili e tecniche prima di scegliere definitivamente o, perché no? Acquistare tutte e due le tipologie in futuro.

Chi suona già uno strumento, come la chitarra, l’ukulele o il mandolino, può anche optare per uno strumento ibrido, che offrirà il suono del banjo e la semplicità di utilizzo data dal fatto che lo strumento è suonabile come già si è imparato sul proprio strumento principale.

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